L'itinerario interessa un comprensorio agricolo-forestale con percorsi sterrati e tratti fangosi. Partendo dal Santuario della Madonna della Ghianda, Somma Lombardo, si attraversano ampi prati bagnati da piccole risorgive. Il sentiero prosegue tra alberi di C
L'itinerario interessa un comprensorio agricolo-forestale con percorsi sterrati e tratti fangosi. Partendo dal Santuario della Madonna della Ghianda, Somma Lombardo, si attraversano ampi prati bagnati da piccole risorgive. Il sentiero prosegue tra alberi di Castagno, Quercia, Carpino e Robinia, alcuni di grandi dimensioni tanto che l'itinerario è anche conosciuto come la -passeggiata fra i giganti-. Si raggiunge poi la palude Pollini (etimo: acqua scura), luogo di sosta per Aironi e Germani. La Palude Pollini si estende su una superficie di poco più di 1,5 ha, vi si immette un canale di drenaggio proveniente da un'area umida posta più ad ovest e il bacino di riferimento si estende complessivamente per circa 10 ha. La falda d'acqua subisce una notevole oscillazione stagionale, sul lato nord-occidentale della palude sono presenti esemplari di Salix cinerea mentre dalle acque emergono piccole colonie di Phragmites australis e Schoenoplectus lacustris.
Il percorso continua in un vasto bosco di latifoglie che si snoda all’interno della più estesa Zona Speciale di Conservazione (ZSC): "Paludi di Arsago" designata nel 2004, che copre una superficie complessiva di circa 540 ha all'interno di quattro comuni: Arsago Seprio, Besnate, Somma Lombardo e Vergiate (VA). La maggior parte del Sito è occupata da formazioni boschive (circa 85%), suddivise tra boschi di latifoglie (nella parte orientale) e boschi misti di latifoglie e conifere (nella zona occidentale) e da alcuni seminativi. L'elemento più caratteristico della ZSC sono le numerosissime aree umide, costituite da stagni, acquitrini, paludi, fossi e prati temporaneamente allagati. La presenza di questi ambienti fa sì che il sito si caratterizzi come area erpetologica di interesse nazionale, grazie alla presenza di 8 specie di anfibi, il 44% delle specie presenti in Lombardia. Tra queste si registra la presenza di Pelobate fosco insubrico (Pelobate fuscus insubricus), un piccolo anfibio endemico della pianura Padana dichiarato "prioritario" dalla Commissione Europea. Recenti studi hanno restituito dati eccezionali che identificano la ZSC "Paludi di Arsago", della quale fa parte la Palude Pollini, come l'area più importante d'Italia per il Pelobate fosco. La ZSC riveste un'importanza eccezionale dal punto di vista conservazionistico, in quanto unica area italiana in cui la specie non ha sofferto il declino che ha subito nella maggior parte della pianura Padana. Nel sito sono presenti 5 habitat di interesse comunitario variamente localizzati: "Laghi e stagni distrofici naturali", "Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho- Batrachion', "Praterie magre da fieno a bassa altitudine", "Torbiere di transizione e instabili" e "Vecchi querceti acidofili delle pianure sabbiose con Quercus robur".
astagno, Quercia, Carpino e Robinia, alcuni di grandi dimensioni tanto che l'itinerario è anche conosciuto come la -passeggiata fra i giganti-. Si raggiunge poi la palude Pollini (etimo: acqua scura), luogo di sosta per Aironi e Germani. La Palude Pollini si estende su una superficie di poco più di 1,5 ha, vi si immette un canale di drenaggio proveniente da un'area umida posta più ad ovest e il bacino di riferimento si estende complessivamente per circa 10 ha. La falda d'acqua subisce una notevole oscillazione stagionale, sul lato nord-occidentale della palude sono presenti esemplari di Salix cinerea mentre dalle acque emergono piccole colonie di Phragmites australis e Schoenoplectus lacustris.
Il percorso continua in un vasto bosco di latifoglie che si snoda all’interno della più estesa Zona Speciale di Conservazione (ZSC): "Paludi di Arsago" designata nel 2004, che copre una superficie complessiva di circa 540 ha all'interno di quattro comuni: Arsago Seprio, Besnate, Somma Lombardo e Vergiate (VA). La maggior parte del Sito è occupata da formazioni boschive (circa 85%), suddivise tra boschi di latifoglie (nella parte orientale) e boschi misti di latifoglie e conifere (nella zona occidentale) e da alcuni seminativi. L'elemento più caratteristico della ZSC sono le numerosissime aree umide, costituite da stagni, acquitrini, paludi, fossi e prati temporaneamente allagati. La presenza di questi ambienti fa sì che il sito si caratterizzi come area erpetologica di interesse nazionale, grazie alla presenza di 8 specie di anfibi, il 44% delle specie presenti in Lombardia. Tra queste si registra la presenza di Pelobate fosco insubrico (Pelobate fuscus insubricus), un piccolo anfibio endemico della pianura Padana dichiarato "prioritario" dalla Commissione Europea. Recenti studi hanno restituito dati eccezionali che identificano la ZSC "Paludi di Arsago", della quale fa parte la Palude Pollini, come l'area più importante d'Italia per il Pelobate fosco. La ZSC riveste un'importanza eccezionale dal punto di vista conservazionistico, in quanto unica area italiana in cui la specie non ha sofferto il declino che ha subito nella maggior parte della pianura Padana. Nel sito sono presenti 5 habitat di interesse comunitario variamente localizzati: "Laghi e stagni distrofici naturali", "Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho- Batrachion', "Praterie magre da fieno a bassa altitudine", "Torbiere di transizione e instabili" e "Vecchi querceti acidofili delle pianure sabbiose con Quercus robur".